Il mercato TTRPG: davvero saturo o solo in fermento?

Pubblicato il 15/10/2025


Negli ultimi anni il settore dei giochi di ruolo da tavolo (TTRPG) è stato investito da una vera e propria ondata di nuovi titoli. Solo nel 2024, sono stati pubblicati oltre 5.000 giochi tra manuali core, espansioni e mini-RPG. Ma questa ricchezza è davvero sintomo di qualità ed evoluzione, oppure il mercato rischia di soffocare sotto il peso dell’iper-produzione?

Originalità tra derivazione e citazione

Una delle principali critiche rivolte alle nuove uscite riguarda la tendenza a riprendere formule di successo trasformandole in “template da replicare”. L’esempio più evidente è il “fenomeno Borg”: dal successo del dark fantasy MÖRK BORG sono nati titoli come CY_BORG, PIRATE BORG, e decine di hack o reskin (come Borg of Pripyat) basati sulla stessa struttura meccanica ed estetica. Questa pratica genera saturazione? O, invece, stimola la community a sperimentare nuove soluzioni partendo da un linguaggio condiviso?
Innovare significa rischiare, e spesso non paga in termini di visibilità. Secondo molti designer, proporre un’idea realmente nuova richiede più lavoro di promozione che di sviluppo: in un mare di uscite simili, emergere è difficile anche per prodotti di altissima qualità. Tuttavia, la storia del TTRPG dimostra che la community tende a premiare l’originalità, anche se può passare inosservata in un primo momento. Esempi recenti di giochi innovativi spesso provengono dalla scena indie, dove piccole realtà coltivano idee radicali senza pressioni commerciali forti.

Ciclicità e tendenze di mercato

Non è solo il TTRPG a vivere fasi cicliche: ogni media alterna periodi di derivazione a momenti di innovazione. La crescita attuale può essere letta anche come una fase fertile in cui molti designer, ispirati da successi recenti, si cimentano, imparano e infine propongono qualcosa di loro. Il problema reale non è la quantità, ma la capacità degli appassionati di scoprire prodotti veramente nuovi nella massa. In un contesto così affollato il passaparola, le recensioni e il lavoro di “content curator” diventano fondamentali. La community è chiamata non solo a sostenere i progetti più coraggiosi, ma anche a segnalarli, discuterli e contribuire a diffonderli. Solo così le idee davvero innovative possono trovare spazio ed evitare di venire soffocate “dall’algoritmo” delle mode.

La creatività trova ancora la strada?

Il mercato dei giochi di ruolo da tavolo non è morto sotto la sua stessa abbondanza: sembra piuttosto vivere una fase di fermento straordinario. La vera sfida per autori e pubblico non è tanto “produrre meno”, quanto saper scegliere, promuovere e sostenere ciò che davvero propone nuove visioni al tavolo da gioco. L’innovazione, in ultima analisi, trova sempre il modo di emergere—magari solo dopo aver attraversato la giungla delle mode passeggere.

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