Pubblicato il 9/10/2025
Nel mondo della progettazione dei giochi di ruolo, il tema dei sistemi in cui il Game Master non tira mai i dadi è sempre più discusso. Secondo la community di r/RPGdesign, i principali vantaggi riguardano la riduzione del carico operativo per il GM, che può concentrarsi meglio sulla narrazione invece che sui calcoli. Inoltre, il gioco diventa più “player-facing”, dando ai giocatori maggiore controllo e coinvolgimento nel destino dei propri personaggi.
Molti designer e giocatori apprezzano queste meccaniche perché accelerano i combattimenti e riducono il rischio che il GM alteri i tiri per proteggere la storia. Tuttavia, alcuni sostengono che tirare i dadi renda la simulazione più credibile o contribuisca al divertimento personale del GM. Alcuni sistemi adottano una funzione ibrida, lasciando al GM la scelta di quando e come tirare.
L’assenza di tiri GM è vista come occasione per alleggerire la preparazione, favorire l’improvvisazione e mantenere i giocatori attivi; in particolare nei sistemi con molti nemici o combattimenti complessi. Dall’altro lato, chi difende il ruolo del GM nei lanci di dado sottolinea la necessità di simmetria tra PG e PNG e il piacere personale nella gestione della casualità.
Il trend attuale nelle community di designer ruota attorno al bilanciamento tra rapidità, agency dei giocatori e coinvolgimento del GM, offrendo spesso maggiore flessibilità e opzioni per adattare i sistemi alle preferenze del tavolo.
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